UN PRIMO BILANCIO

Come ho già avuto modo di scrivere, al momento in cui decisi di intraprendere questa strada (predisporre un diario on line) ero abbastanza titubante e tutt’altro che certo di conseguire gli obiettivi che mi ero prefissato. Ora, a circa un anno e mezzo di distanza, devo dire che sono abbastanza soddisfatto dei risultati ottenuti per ambedue le categorie considerate.

Altra sorpresa “gradita” riguarda gli aspetti negativi. Su questo fronte mi attendevo, fra l’altro, critiche feroci se non veri e propri interventi derisori. Niente di tutto ciò. Voglio sperare che questa reazione sia anche una conseguenza del mio continuo sforzo di mantenermi in un “sentiero” di massima trasparenza.

In linea generale posso affermare che lo “strumento” ha dimostrato di essere molto potente e facile da utilizzare. Uno strumento che, oltretutto, necessita di una quantità di energie relativamente contenuta. E senza contare che il solo fatto di poter essere letto, potenzialmente, da chiunque, ti mette al riparo, in parte,  da tutta una serie di possibili “attacchi balordi”.

Quindi un “semplice” cittadino che, specie se, come me, non ama ricorrere a lobbies di qualsivoglia genere, per ottenere risultati analoghi senza l’utilizzo del web avrebbe dovuto faticare non poco.

Categoria APPELLO PER SIENA. Su tale versante, tenuto conto delle specifiche finalità, l’utilizzo di un blog ha dimostrato di essere di notevole utilità: ho potuto “veicolare” informazioni, commenti ed opinioni con facilità e, ovviamente, in assoluta indipendenza. Quindi continuerò ostinatamente ad avvalermi di tale modo di comunicare per perseguire le prerogative individuate (cfr sottopagine di APPELLO PER SIENA).

Come avrete notato, il primo intervento specifico, sempre con riferimento a questa categoria, ha riguardato le “Consulte territoriali”. Problematica che seguirò mano a mano che emergeranno novità di rilievo.

L’altro argomento che intendo affrontare è quello delle Aziende partecipate/controllate dagli Enti Territoriali, in particolare quelle partecipate/controllate dal Comune di Siena. Sono arcinote le prese di posizione che, da molte parti, sono venute in merito ai guasti, alle inefficienze, alle degenerazioni di questa forma di intervento pubblico nell’economia (e non solo nell’economia). Il punto di partenza sarà la relazione sull’argomento pubblicata dalla Corte dei Conti nel giugno dell’anno ormai concluso (2014) (“Osservatorio sugli Organismi partecipati/controllati da Comuni, Province e Regioni e relative analisi”).

Il lavoro completo mi dovrà consentire di addivenire, attraverso uno studio abbastanza approfondito dello stato dell’arte, ad una “fotografia” sufficientemente nitida del “contesto sotto osservazione” e, quindi, di esporre le mie opinioni in merito alla problematica in sé ed alle cose da fare; su questa strada mi muoverò fin tanto che lo riterrò di qualche utilità.

Nondimeno mi dovrebbe consentire anche di “testare” se e quanto si è operato per cominciare a rendere adeguatamente trasparente l’attività di questa importante Istituzione (Amministrazione Comunale).

Il fine ultimo è sempre lo stesso: contribuire, nel mio piccolo, alla costruzione di una Siena migliore.

Categoria UNA OSCURA QUESTIONE DI VICINATO. Anche in questo caso bilancio positivo. Innanzitutto perché sono diminuiti in maniera significativa quelli che ho definito, eufemisticamente, fastidi (per il mio pensiero sulla relativa concomitanza fra inizio del blog e riduzione dei fastidi rimando a quanto ho già detto nel post del 3 maggio 2014).

In secondo luogo perché ora, con riferimento a questo specifico aspetto, i fatti, le parole e le definizioni hanno assunto nuovamente il loro reale significato ed ai vari “personaggi” sono stati, per così dire, riassegnati gli attributi che competono loro.

Per dirla tutta devo subito aggiungere che sono rimasto abbastanza sorpreso di aver potuto conseguire, mediante questo strumento, in tempi sostanzialmente contenuti, risultati ben più importanti di quelli conseguiti con strumenti “tradizionali”. Cosa certamente gradita in termini relativi ma che, a pensarci bene, come si può facilmente intuire, risulta tutt’altro che edificante in termini assoluti nonché mortificante sotto il profilo istituzionale.

Peraltro, siccome siamo ancora lontani da una situazione normale/civile, io continuerò, di nuovo ostinatamente, ad aggiornare questo blog fino a quando non rileverò una “normalizzazione” di questa “oscura questione” ed anche, se non altro, per evitare che, cessando di scrivere sull’argomento, si verifichi  il fenomeno opposto a quello sopra indicato (recrudescenza dei “fastidi”).

In terzo luogo perché sono stati fatti passi avanti anche per la questione del “detrattore occulto” (mi esprimo al singolare in quanto sono convinto che, dato il mio modo di vivere, presente e passato, di detrattori non ne posso avere tanti, ed ancor meno di detrattori occulti) e dei suoi “veicolatori” (parlo, ovviamente di veicolatori “qualificati” – vale a dire soggetti in grado di esercitare una non marginale influenza nella società e/o in specifiche strutture organizzative – e non mi riferisco in alcun modo a quelle semplici ed innocue “chiacchiere in libertà” fatte dal negoziante x, il conoscente y o l’amico z, che hanno tutta la mia simpatia e non mi sconcertano più di tanto).

Anche su questo fronte, ho tutta l’intenzione di perseverare fintantoché non avrò la certezza assoluta di aver recuperato totalmente il mio background etico e morale (che ho la presunzione di ritenere di livello tutt’altro che minimale) e fino al conseguimento di una serie di obiettivi che esporrò in maniera organica in un prossimo specifico post.

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