UNA OSCURA QUESTIONE DI VICINATO: ANCORA SUL DETRATTORE OCCULTO

Riprendo i fili del discorso sul detrattore occulto “abbozzato” nei post del 28 dicembre 2014 e del 10 marzo 2015. Potrei sbagliarmi ma, come già detto, io non credo di avere molti detrattori, tanto meno occulti. Ecco perché, anche nel caso in cui fossero più di uno, ho preferito utilizzare la parola al singolare. Con ciò non voglio dire che a tale “soggetto” non facciano riferimento più persone. Anzi, ho la netta sensazione che il “mio” detrattore occulto (il soggetto) sia composto, in effetti, da più componenti (persone) che, peraltro, formano una unica entità in quanto gruppo organizzato, anche se eterogeneo, e con finalità univoche. Questa, lo ripeto, per il momento è una mera sensazione del tutto personale.

Una “telegrafica” puntualizzazione sul significato che ho inteso dare alla parola detrattore: ho usato questa parola, non tanto nella sua accezione più “leggera” quanto come sinonimo di calunniatore (da calunniare: screditare con accuse coscientemente false).

Fino a ieri davo scarsissima importanza a problematiche di questo tipo. Oggi non la penso più così (“meglio tardi che mai” dirà qualcuno; e forse non ha tutti i torti!). Sono arrivato alla conclusione che se qualcuno si organizza “scientificamente” per denigrarti tu, se e quando lo vieni a sapere, non puoi fare a meno di difenderti. E per chi non ha nulla da nascondere un diario on line mi sembra lo “strumento di difesa” più adatto.

IL PUNTO.                                                                                                                      Come già evidenziato nella sottopagina I MOTIVI della pagina UNA OSCURA QUESTIONE DI VICINATO, è grazie a tre aneddoti che ho potuto accertare, in maniera inequivocabile, l’esistenza del “detrattore occulto”. Certo è che se alcuni personaggi di tali aneddoti mi avessero dato qualche indicazione in più ora avrei un quadro meno parziale e, verosimilmente, avrei potuto muovermi con una minima “cognizione di causa”. Ma forse è solo colpa mia che, probabilmente, non ho saputo fare le domande opportune nel momento opportuno. Fatto sta che per non poco tempo ho indirizzato le mie ricerche su versanti, probabilmente, sbagliati.

Comunque sia oggi sono arrivato a, come dire, irrobustire ulteriormente questa che, peraltro, era già una certezza.

                                                                                                               

 LE PREROGATIVE.                                                                                                        Adesso occorre andare ben oltre tale certezza ed io intendo proseguire su questa strada fintanto che non avrò ottenuto informazioni in grado di consentirmi di rispondere alle seguenti domande:

  • Chi? [chi è il detrattore occulto? Chi sono i suoi “veicolatori qualificati”(per il relativo significato cfr post del 28 dicembre 2014, penultimo capoverso)?]. Io qualche idea ce l’ho. Ma sono idee al momento per niente suffragate da elementi concreti. Quindi me le tengo per me. Solo se e quando arriverò ad ottenere un quadro informativo “sostenibile” farò i passi opportuni. Comunque, alcune considerazioni sulla, diciamo, categoria di appartenenza, mi sento fin d’ora di azzardarle; considerazioni, si badi bene, ancora una volta del tutto personali, per di più basate su elementi meramente intuitivi: io credo, specificando meglio quanto detto all’inizio di questo post, che il “mio” detrattore occulto sia in realtà un gruppo i cui membri sono tutt’altro che dei buontemponi; anzi, un gruppo, per il mio modo di pensare e sempre estrapolando sensazioni/deduzioni del tutto personali, permeato da atteggiamenti riconducibili ad una cultura tipicamente criminale-mafiosa. Ed io, data la mia marcata repulsione per tale cultura, accentuerò notevolmente il mio livello di attenzione su tale versante. Ma la mia unica “arma” di difesa sarà quella di descrivere su questo blog, in maniera assolutamente veritiera, i singoli fatti e, eventualmente, le mie modeste opinioni.
  • Che cosa? ( per meglio dire: quali sono le ” nefandezze” diffuse dal detrattore occulto?). Dati i precedenti insuccessi non mi “azzardo” ad ulteriori ipotesi fino a quando non avrò, anche in questo caso, qualche elemento in più.
  • Perché? (Vale a dire: con quali obiettivi? Mera denigrazione? Strategia di “isolamento”? Strategia di “criminalizzazione”? Mio abbandono dell’attuale residenza? “Logoramento” dei rapporti affettivi con le persone a me più vicine? Ecc., ecc., ecc., ecc.?).
  • Quali le eventuali correlazioni e/o interdipendenze con altre situazioni riguardanti sempre il sottoscritto?

Una strada che ho deciso di “battere” con grande pacatezza, vorrei dire con serenità e tranquillità, senza farmi “assorbire” più di tanto in termini di tempo, senza impostare inutili “cacce alle streghe” e senza inficiare, per quanto possibile, la qualità della mia vita.

Ma lo farò anche con grande ostinazione, fino a che non troverò risposta alle suddette domande.

Come potete constatare, su questo fronte le cose sono più complesse di quelle afferenti i cosiddetti fastidi. Ma il web, come si sa, fa “miracoli” ed io confido, prima o poi, di raggiungere completamente l’obiettivo. Un conseguimento parziale sarebbe una “quasi sconfitta” in quanto consentirebbe al detrattore occulto di “farla franca”. Mi spiego meglio. Potrebbe accadere che se e quando riuscirò a rendere più trasparente la questione il nostro (o, meglio, il mio) detrattore occulto, proprio perché abituato a colpire senza “scoprirsi”, decida semplicemente di immergersi nuovamente nella sua melma torbida e maleodorante in modo da rendere impossibile la sua individuazione. Ecco, questo finale lo considero, appunto, una “quasi sconfitta”.

Capite bene che, per tutto quanto sopra specificato, qualsiasi informazione e sotto qualsivoglia forma (pubblicamente attraverso questo blog, privatamente o, anche, in maniera anonima) sarà quindi oltremodo gradita.

Comunque, il fatto che il “mio” detrattore occulto abbia potuto agire pressoché indisturbato potrebbe essere dovuto anche a qualche “deficienza” delle mie, diciamo, difese immunitarie. Io sono relativamente lento nelle mie riflessioni. Ma pure questo aspetto ho intenzione di metterlo a fuoco con calma ma con determinazione e trarne le dovute conseguenze.